I media - Insieme con rispetto e fiducia
04.11.2013 11:52
Sabato terzo incontro in oratorio per i ragazzi di prima media. Prosegue così il cammino verso la cresima e sopratutto il post-cresima per i nostri ragazzi.
Abbiamo già spiegato più volte le motivazioni che ci hanno spinto verso questa direzione, fra tutte spicca il desiderio di coinvolgere attivamente nella chiesa i ragazzi nell'unico modo possibile per loro: con la catechesi e con il gioco, poggiando così le basi per un educazione onesta e libera verso quei valori cristiani da tutti invocati e condivisi di cui si parla tanto ma a cui si educa poco.
L'oratorio non si tira indietro in questa sfida, ma senza togliere nulla all'educazione famigliare che da certamente l'impronta più forte all'eduzione dei ragazzi, collabora con le famiglie nell'educazione dei ragazzi perché possano divenire buoni cittadini e buoni cristiani.
L'impresa è faraonica per usare un eufemismo, ma la fede e la passione che alimentano i nostri animatori, tutti giovani ben formati e ben radicati nella nostra comunità parrocchiale che hanno deciso liberamente di prendersi cura dei più piccoli secondo l'insegnamento evangelico di Gesù, insegnamenti che tutti credo condividiamo, è forte e non si ferma di fronte alle difficoltà.
Dispiace perciò che talune mamme, senza sapere e senza conoscere chi si prende cura GRATUITAMENTE dei propri figli, si permettano di inveire, urlare e mortificare questi giovani senza una valida ragione. Come responsabile dell'oratorio garantisco personalmente per ciascuno di questi giovani perché da anni li conosco, li accompagno insieme ad altri educatori e li apprezzo per il loro impegno e sopratutto li stimo perché, in questo periodo storico dove pare prevalere solo l'egoismo e scarsità di fede e di amore per il prossimo, loro hanno scelto di impegnarsi per i più piccoli sacrificando gran parte del loro tempo e dei loro interessi personali.
Ritengo che si possa discutere anche sul caso o meno di coinvolgere i ragazzi di prima media il sabato ma questo a prescindere dal rispetto reciproco.
Noi non obblighiamo alcun ragazzo a venire in oratorio, semmai agevoliamo a tutti la possibilità di vivere attivamente e da protagonisti la chiesa del nostro quartiere proponendo in tutta libertà quello che noi per primi gioiosamente viviamo.
Il responsabile dell'oratorio Trinità