La catechesi al sabato: sperimentazione di un cammino nuovo e promettente

18.10.2013 09:18

La catechesi è un cammino che comprende una pluralità di esperienze, articolate in tappe graduali. L’ascolto della Parola di Dio, la preghiera e celebrazione, l’incontro con la fede professata e vissuta dalla comunità cristiana nelle sue molteplici espressioni, la partecipazione alle proposte educative dell’oratorio, sono momenti organicamente collegati e costituiscono le esperienze fondamentali per la maturazione cristiana. Al cuore di questo itinerario c’è l’incontro con la persona del Cristo attraverso la narrazione delle Scritture nella liturgia domenicale e la Comunione eucaristica. La catechesi vuole interessare il bambino e il ragazzo in tutte le sue dimensioni; utilizza quindi tutti i linguaggi della comunicazione umana: gesto, parola, suono, immagine, vissuto emozionale, espressione corporea. Questi linguaggi richiedono un tempo e uno spazio che non possono limitarsi a un’ora scarsa dopo una giornata di scuola e neppure a una piccola aula parrocchiale. I laboratori settimanali dell’oratorio che si svolgono al sabato sono invece momenti più distesi di attività e di catechesi, realizzati secondo i linguaggi performativi in cui eccellono le nuove generazioni: gioco, musica, espressione, apprendimento cooperativo.
Nella parrocchia missionaria, quindi, la catechesi parrocchiale fa tutt’uno con l’oratorio. 
Una parrocchia vivace non può fare a meno però dei genitori e li affianca nel loro compito con un ventaglio di proposte  che concretizzano un’“alleanza educativa” efficace perché i valori cristiani proposti sono scoperti, apprezzati e concretizzati a partire dai problemi quotidiani dei piccoli e dei grandi. Il cammino della catechesi è scuola di fede orientata ai Sacramenti  per il figlio  e un percorso di riformulazione della scelta di fede per i genitori. Si coinvolgono i figli per rivolgersi ai genitori. La proposta ha quindi come meta quella di promuovere un cammino di fede intergenerazionale (genitori, figli, catechisti, animatori, comunità parrocchiale) distribuita su due luoghi di vita: la famiglia e la parrocchia (che per i bambini e ragazzi significa innanzitutto l’oratorio). 
La catechesi è organizzata in ogni mese, così, in quattro tappe: nella prima settimana il lavoro di gruppo, attraverso il gioco e l’animazione, considera uno spaccato di vita familiare, collegato a una ritualità familiare (i pasti, la buona notte, il saluto…) che orienta la catechesi di tutto il mese. Ogni ragazzo, aiutato dal catechista, annota in sintesi come affronterà il tema con i suoi genitori e come orienterà la sua preghiera durante la settimana Nella seconda, sempre con dinamiche attive, si sviluppa il tema catechistico del mese, raccogliendo che cosa è emerso nelle conversazioni con i genitori e nella preghiera quotidiana.
Nella terza settimana, con il metodo della narrazione, la catechista racconta una pagina biblica e il gruppo prende ispirazione dal racconto per tradurlo in piccole scenette, disegni, espressioni artistiche, giochi…
La quarta è sempre vissuta sotto forma di celebrazione biblico-simbolica di gruppo o in chiesa o nell’aula arredata in modo adatto. I ragazzi sperimentano in gruppo le diverse forme della preghiera: la lode, l’affidamento, il ringraziamento, l’intercessione. Imparano a riconoscere il linguaggio simbolico nel continuo confronto con le ritualità familiari. 
Un criterio di verifica del progresso catechistico è individuato nella facilità con cui i ragazzi vivono il percorso catechistico nella preghiera, innanzi tutto personale quotidiana, e poi, comunitaria (Eucaristia domenicale e celebrazione mensile). 
Questa proposta catechistica è molto attiva e stimola l’interesse e il protagonismo dei bambini e dei ragazzi. Presuppone anche un forte collaborazione tra catechiste e animatrici e animatori. Contiene un invito realistico per i ragazzi a non intendere la fede come una pura pratica civile (la festa della prima comunione o della cresima) ma come un’esperienza che cambia la vita delle persone, in famiglia, a scuola, dentro di sé.
Il tempo ideale per tale proposta è sicuramente il sabato perché è il giorno dove l’oratorio è pieno di bambini e ragazzi, dove quindi è possibile fare una bella esperienza di amicizia, divertimento e vitalità, che è il contesto giusto per l’annuncio della fede.
 
Don Domenico

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