Per fare Natale

 

Il Natale del Signore è stato annunciato come gioia per tutto il popolo. Questo ci attendiamo anche noi, ogni anno: parole che ci facciano bene, un sollievo, il calore dell’affetto e dell’amicizia. Il Natale infatti richiama speranze e sogni essenziali per la nostra vita: amare e sentirsi amati, venire alla vita accolti dal calore di una madre e di un padre, gli altri dono essenziale per la felicità e la sicurezza. Forse le tante esteriorità di questa festa sono come un estremo tentativo di riaffermare attese e valori sempre più rari e artificiali. L’incarnazione del Figlio di Dio e la sua umile nascita a Betlemme, non è pura commemorazione di un fatto accaduto ma un evento che avviene ora, ci tocca dentro, ci trasforma. Per questo è la santa notte del Natale ci fa partecipi alla gloria del cielo. Il cristianesimo è una storia d’amore, un avvenimento di trasformazione, ben di più di parole di incoraggiamento alla pace e all’affetto. Un misterioso scambio di doni: Dio si è fatto come noi per farci come Lui. Il bambino Gesù ci libera da due menzogne su Dio di questo nostro tempo. La prima pensa a dio come ad un potente di parte e non come un bambino, indifeso, venuto per tutti. Viviamo in un mondo in cui nel nome di questo falso dio si compiono crimini orrendi contro l’umanità, si semina il terrore e si combattono guerre. La seconda non crede che quel corpo di bimbo sia segno di Dio. Il nostro mondo, infatti, identifica il suo dio nelle cose concrete, soprattutto nel denaro che rappresenta nel modo più pratico il potere: fare quello che voglio, pensare a me, realizzare il mio bisogno, il mio piacere, tanto non esiste che il presente.

Fare Natale significa aprirsi alla conoscenza del vero Dio.

Gesù facci conoscere il Padre, fa’ che contemplando te e conoscendo te, sappiamo comprendere chi è il vero Dio, e riconosciamo la profondità del nostro bisogno.

 

Buon Natale a tutti!

don Domenico Cravero