Una panchina per attendere Gesù

30.11.2015 10:03

IV Domenica di AVVENTO
La panchina degli affetti

Dalla Parola di Dio: «In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata in casa, salutò Elisabetta. Appena ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!"»..
 
Nella vita. In un parco o su una piazza ci sono molte panchine. A volte una di esse diventa «nostra». Ci ricorda un incontro, una situazione, un momento particolarmente felice. Come una confidenza tra amici o il primo bacio. È la panchina degli affetti, che non scorderemo mai.
 
In Avvento. Maria, la madre di Gesù, pur essendo incinta, partì per un lungo viaggio (150 km) e per un lungo soggiorno (tre mesi) per assistere sua cugina Elisabetta che stava per partorire. La sua disponibilità al servizio degli altri e del Signore fu un esempio per Gesù, che è cresciuto alla scuola di una mamma così generosa.

 

III Domenica di AVVENTO

La panchina dell'accoglienza

Dalla Parola di Dio: Le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?» Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto è fissato».
 
Nella vita. Nella vita di tutti i giorni siamo indaffarati e sempre di corsa. Siamo superficiali e non ci accorgiamo di tanti segni di attenzione nei nostri confronti. C’è bisogno di fermarci, pensare a noi, vedere le infinite realtà positive di cui godiamo. Nasce spontaneo in noi un senso di riconoscenza che ci fa apprezzare le piccole cose che godiamo ogni giorno.
 
In Avvento. La venuta di Gesù fu preparata dal messaggio di Giovanni, il Battista. Egli aveva osservato i bisogni della sua società e provò a porvi rimedio, vivendo dell'essenziale e denunciando le malefatte della gente. Anche a noi suggerisce di guardarci intorno: che cosa possiamo fare per rendere migliore il nostro mondo? In questo Natale, Signore, insegnaci a guardare oltre a noi stessi. Insegnaci a domandarci e vedere chi è in disparte, chi ha bisogno di un gesto d'aiuto o di una parola di accoglienza, chi è trattato ingiustamente, magari proprio da noi.

 

II Domenica di AVVENTO

La panchina della preparazione

Dalla Parola di Dio. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate le vie del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate».
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
 
Nella vita. Per molti la panchina di qualsiasi sport è antipatica. Vorresti tanto giocare la partita, ma ti hanno messo in panchina. Non sei ancora all'altezza dei migliori. Ma, se ci pensi bene, non è tempo perso. Significa che devi addestrarti di più, raddrizzare i tuoi tiri, migliorare i «fondamentali». E sarai pronto per entrare a suo tempo, magari salvando la finale dei Mondiali!
 
In Avvento. C'è posto per tutti nella squadra di Gesù. Ma per seguire i suoi schemi occorre essere convinti e preparati. Occorre per cui ascoltare il grido di Giovanni, cercando di appianare i nostri difetti, per costruire strade più diritte che portino all'incontro con gli altri e con Gesù che viene.

 

I Domenica di AVVENTO

La panchina dell'Attesa

 

Dalla Parola di Dio. «Sollevatevi, alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano. Vegliate, pregando».

 

panchina dell'attesaNella vita. C'è una panchina dove occorre stare sempre vigili e attenti. È la panchina dove attendiamo un aereo, un autobus, un treno. Siamo li seduti a tener d'occhio l'orologio in attesa che passi il mezzo che ci condurà verso il nostro viaggio. Occorre essere attenti e prestare attenzione per non richiare di rimanere ancora sulla nostra panchina! 

 

In Avvento. Anche Gesù ci ha dato un appuntamento. È in ballo la nostra felicità. In questa settimana lui ci chiede maggiore attenzione: ai vicini, agli amici e ai familiari, ma soprattutto a noi stessi. Lo fa perché ci vuole bene.E tu ci stai a raccogliere il suo invito? Allora forza e buon cammino di avvento!

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